NUOVA GAFFE SULL’AMATRICIANA ALLA PROVA DEL CUOCO: “IL NOME È ORIGINARIO DI ROMA”

Nuova gaffe sull’amatriciana, dopo quelle di Cracco dei giorni scorsi (leggi). Stavolta a rimanere scottata sul celebre piatto reatino è la trasmissione “La Prova del Cuoco” in cui si è affermato che il nome non deriva da Amatrice ma da Roma. Durante la trasmissione condotta da Antonella Clerici si è assistito ad un’esecuzione in diretta delle “fettuccine all’amatriciana”, piatto realizzato dal cuoco italiano Giampiero Fava, con fantasiosi ingredienti che poco o niente hanno a che fare con la ricetta originale. A raccontare il fatto è la Trattoria La Palazzina della famiglia Amici, storica famiglia di ristoratori e albergatori che dal 1880 che vanta ad oggi il titolo di “famiglia di ristoratori più antica di Rieti” e che sugli sviluppi ha espresso tutta la propria indignazione nei confronti della puntata de La Prova del Cuoco trasmessa dalla Rai, ieri, il 31 marzo 2015. Un “esperto” ha poi precisato che il nome “amatriciana” viene erroneamente attribuito alla cittadina di Amatrice della nostra provincia: questa infatti avrebbe usurpato la ricetta alla città di Roma, poiché l’etimologia del nome del piatto deriva dalla “matrice” che veniva marchiata sulle guance dei suini della capitale, o – seconda possibile spiegazione – dalla cucina di famiglia “matriarcale Romana”, da cui il nome matriarcale-matriciana. Tutto ciò – dicono ancora dalla Palazzina – in netto contrasto con il riconoscimento De.Co (“denominazione comunale”) del piatto nostrano, citato in un secondo momento nella trasmissione sostenendo che il piatto conserva una sua versione originale proprio ad Amatrice.”La nostra famiglia – affermano dalla Palazzina – che nel reatino si occupa di ristorazione da oltre un secolo, ci tiene a difendere un piatto della tradizione locale che è stato tra l’altro inserito tra i prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), e che meglio potrebbe essere valorizzato e tutelato dalla televisione pubblica come patrimonio della gastronomia italiana. In merito a questa vicenda è stata inoltrata una lettera di protesta al consigliere RAI Guglielmo Rositani, reatino d’adozione e sempre attento ai problemi e alla cultura del territorio (in particolare quella gastronomica, essendo il principale artefice della Fiera del Peperoncino)”. Foto (archivio) RietiLife ©

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