PALASOJOURNER, MEZZETTI: “TENTERÒ DI TUTTO AFFINCHÉ IL PALAZZETTO RIMANGA AI REATINI”

Alessandro Mezzetti, assessore allo Sport del Comune di Rieti, ha diramato una nota per parlare del PalaSojourner (leggi) ma non solo, tornando anche a toccare l’argomento città dello sport. Di seguito le parole di Mezzetti.

 “Serve uno scatto. Politico e d’orgoglio. Uno scatto che possa dare il segnale che questa città non continui a subire la crisi e i suoi effetti. Occorre rilanciare e per fare questo occorre che la politica in generale torni ad occuparsi delle questioni irrisolte che da anni questa città attende. Qualche giorno fa, viste le note vicende che coinvolgono la riorganizzazione degli assetti dello Stato con la conseguente ridefinizione delle nuove province siamo tornati a parlare del Palazzo dello sport di Campoloniano, a tutti noto come PalaSojourner, struttura che, anni fa, a seguito della cessione della Cassa di Risparmio di Rieti, finì per volontà proprio alla Provincia di Rieti, che, tra l’altro, in occasione del ritorno in serie A ne curò il restyling e permise in tempi di record di far vedere a tutti i reatini la prima partita di serie A dopo quasi trent’anni. Quella ristrutturazione costata ai cittadini milioni di euro, apprezzata da tutti, oggi con la legge che riordina le deleghe alle province rischia di finire in una società di cartolarizzazione dello stato che servirà ad abbattere il debito pubblico. Come ho già dichiarato altrove non possiamo consentire che accada questo ed io sarò tra coloro che tenterà ‘costi quel che costi!’ a far tenere il tempio del basket reatino ai reatini. Per fare questo occorre il coinvolgimento di tutti gli assetti istituzionali ma badate bene, faremmo un errore se ci occupassimo soltanto del Palasojourner. Serve uno scatto ed è quello che alla politica si chiede. In quell’area, nel tempo, sono stati costruiti otto impianti sportivi che visti dall’alto non sono mai stati considerati nella sua interezza; impianti che la collettività ha voluto fortemente e che gli amministratori del passato hanno permesso di costruire senza però mai considerare un progetto complessivo. Folle a mio avviso la costruzione del bocciodromo togliendo parcheggi allo stadio ma ‘ormai c’è’ e va ridefinito nel complesso. In quella grande area che parte dallo stadio e che finisce al Palasojourner, che tocca il Pattinodromo fino alla piscina ci sono aree vuote. Aree che vanno riempite con logica. Aree che potrebbero finalmente dare un volto a quella che potremmo chiamare cittadella dello sport o parco urbano dello sport. Aree che vanno ragionate nella sua interezza, con i soggetti pubblici che sono proprietari e con i soggetti privati che potrebbero, essendo proprietari di fazzoletti di terra in quell’interno ad offrire servizi. Su questo voglio lanciare la sfida e su questo ci giocheremo la permanenza del Palasojourner ma anche degli altri impianti. E su questo chiamo a raccolta chi ha davvero interesse che questa città possa, grazie anche allo sport, uscire da questa crisi reale e forse inevitabile, ma che va combattuta con spirito costruttivo. Lo sport è un’azienda ed alle idee la politica, tutta, ha il dovere di dare le gambe per costruire insieme un progetto duraturo nel tempo e che generi economia”. Foto (archivio) RietiLife ©

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