L’AMBASCIATORE DEL BELGIO A CANTALICE PER INAUGURARE LA “SALETTA DEI RICORDI”

Da un’ idea di Antonio Tavani  il 22 Novembre scorso è nata inaugurata a Cantalice “La Saletta Dei Ricordi” in ricordo delle vittime  del disastro aereo del DC6  Sabena, che avvenne sul massiccio del Monte Terminillo  il 13 Febbraio 1955. All’evento ha partecipato l’ambasciatore del Belgio Vincent Mertens de Wilmars. L’Ambasciatore si è recato in mattinata  a Cittaducale,  comune da sempre legato a Margherita d’Austria, figlia dell’ Imperatore Carlo V, Duchessa di Parma e Piacenza,  Governatrice delle Fiandre dal 1539 al 1586. Qui è stato  accolto dal Prefetto di Rieti Chiara Marolla, dai sindaci dei comuni di Cittaducale, Rieti e Cantalice , dalle autorità civili e militari. Dopo il saluto ufficiale, il sindaco Ermini ha fatto gli onori di casa accompagnando  gli ospiti a visitare gli affreschi del Palazzo Comunale, la Cattedrale di S. Maria del Popolo, il Palazzo  Vescovile, il Palazzo di Madama d’Austria ed il Convento delle Suore Benedettine,  con annesso museo e biblioteca. Il Liceo Scientifico di Rieti ha donato all’ambasciatore una targa ricordo dell’evento. Successivamente l’ambasciatore  ha fatto visita alla scuola del Corpo Forestale dello Stato,  accolto da un picchetto d’onore. Qui ha potuto apprezzare le bellezze del Museo Naturalistico e quelle delle Armi Antiche. Nel pomeriggio si è trasferito a Cantalice  con  visita alla Chiesa  dedicata a S. Felice frate cappuccino,  compatrono della Provincia di Rieti. La giornata si è conclusa con l’inaugurazione della “Saletta dei Ricordi”. Nella stanza attigua a quella dove è stata posizionato tutto ciò che riguarda l’incidente aereo, ha sorpreso l’angolo dedicato a S.Felice da Cantalice, con esposizione di testi, per lo più risalenti al diciottesimo secolo, riguardanti vita del Santo, e la presenza di antichi volumi ed immagini riguardanti le più importanti personalità della Città di Rieti. Immancabile lo spazio  dedicato alla polisportiva Cantalice, l’ampia  documentazione fotografica ben ne rappresenta la storia, sin dagli albori. Foto: TAVANI ©

 

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