“PRONTO SOCCORSO VUOTO, MA MIA FIGLIA HA ASPETTATO PIÙ DI 3 ORE” / LA DENUNCIA DEL PADRE

Pubblichiamo la lettera inviata al direttore di RietiLife da un lettore che ieri sera si è recato al pronto soccorso dell’ospedale De Lellis.

Vi scrivo questa mail anche se credo sia superflua in quanto di ciò che ho da dire penso ne siano a conoscenza tutti i poveri reatini. Nella serata di ieri, 8 novembre, alle ore 21, mi recavo presso il locale pronto soccorso. Da quando sono a Rieti è la seconda volta che mi capita, la prima volta è stata traumatica: mio figlio tredicenne con fuoriuscita di sangue da un’orecchio e febbre altissima “40/41” sei ore di attesa, solo dopo la richiesta d’intervento dell’autorità è stata eseguita una visita direttamente al reparto otorinolaringoiatra. La seconda, e cioè ieri sera, è stata ancora peggio, con mia figlia ventiduenne mi sono recato al pronto soccorso alle 21, mia figlia lamentava forti dolori addominali accompagnati da vomito continuo e diarrea, per arrivare alle ore 00,15 senza alcuna risposta alla semplice domanda di come mai nonostante in attesa fuori fossimo quattro gatti, tutto questo tempo. Preciso che alle ore 22,00, mia figlia chiedeva quanto mancasse alla chiamata e la risposta è stata “hai due persone davanti poi tocca a te”, alle ore 23,00 andavo io a chiedere, la risposta è stata la stessa “due persone davanti”, alle ore 00,00 idem uguale stessa risposta, gentilmente chiedevo come mai questa disfunzione qui a Rieti, chiedevo se ciò era dovuto a carenza di personale oppure a macchinari inefficienti, cercando di capire il motivo, per tutta risposta il personale si è risentito dell’appunto tanto che ha cominciato a dare risposte alterate del tipo: sono arrivati sei codici rossi che hanno la precedenza su altri codici che vuole che li facciamo aspettare!!! Premesso che dubito di questi codici rossi perché durante l’attesa è arrivata solo una ambulanza con un ragazzo apparentemente neanche tanto grave. Comunque la mia denuncia è questa, credo oltretutto di esprimere il pensiero di molti Reatini che incontro spesso per l’Ospedale di Terni e L’Aquila, perché ci dobbiamo recare in altri Ospedali e altre Regioni addirittura? Spesso svolgo visite specialistiche e strumentali in questi Ospedali con liste d’attesa minime a differenza di Rieti dove i tempi sono biblici. Io continuerò ad andare altrove fino a che non avrò prova contraria. Leonardo Sacchetti.

Come sempre, la redazione di RietiLife è a disposizione della direzione della Asl di Rieti per eventuali repliche.
Foto: RietiLife ©

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