TAGLI ALLA SICUREZZA SALARI AL PALO, LE FORZE DELL’ORDINE PROTESTANO… DONANDO IL SANGUE

“Ci state togliendo il sangue, allora noi preferiamo donarlo ai cittadini”. È questo lo slogan della protesta che i sindacati autonomi del comparto sicurezza e soccorso pubblico Sap (Polizia di Stato), Sappe (Polizia Penitenziaria), Sapaf (Corpo Forestale) e Conapo (Vigili del Fuoco) metteranno in piazza a Roma il prossimo 27 agosto. Tanti anche i reatini che aderiranno alla singolare protesta (benefica). A Montecitorio, inoltre, fino al 10 settembre ci sarà un presidio permanente. “Centinaia e centinaia di poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco ? sostengono in una nota le segreterie nazionali delle quattro organizzazioni riunite nella consulta sicurezza ? si ritroveranno in piazza del Popolo, a Roma, assieme ad un’autoemoteca che effettuerà prelievi di sangue. I nostri iscritti aderiranno in massa per dare un segnale forte a questo Governo che ha continuato a tagliare sulla sicurezza come i precedenti Esecutivi e che sta perdendo l’opportunità storica di riformare l’apparato della sicurezza, riducendo e unificando le forze di polizia e accorpando ove possibile le elefantiache strutture dipartimentali del Ministero dell’Interno.” Sap, Sappe, Sapaf e Conapo, che rappresentano circa 43mila divise iscritte e che costituiscono la maggiore organizzazione di rappresentanza del comparto sicurezza, annunciano la presenza in piazza della Fondazione Franco Sensi con la presidentessa Rossella Sensi, con al suo fianco il comico e attore Enzo Salvi in qualità di testimonial. A sostegno dell’iniziativa anche l’Advps, l’Associazione Donatori e Volontari Personale Polizia di Stato. “La giornata del 27 agosto ? spiegano i segretari generali dei quattro sindacati automomi, Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi ? sarà un momento di confronto anche con i cittadini, che come noi potranno donare il sangue. Spiegheremo alla gente le ragioni di una protesta che non è legata soltanto a rivendicazioni stipendiali, anche se le nostre retribuzioni sono al palo da cinque anni e il tetto salariale ci penalizza in misura maggiore rispetto al pubblico impiego. Alla gente spiegheremo che senza una riforma della sicurezza ci sarà sempre meno sicurezza, che le donne e gli uomini in divisa stanno dando il sangue a uno Stato che non li merita e non li rispetta, che non ci permette di tutelare al meglio troppo i cittadini e che troppo spesso si ricorda dei suoi servitori solo quando muoiono da eroi in servizio. Noi non ce la facciamo più”. I sindacati autonomi della Consulta Sicurezza hanno anche annunciatoanche un presidio permanente davanti a Montecitorio che si protrarrà fino al 10 settembre. In piazza il 27 agosto ci sarà, inoltre, la banda musicale dell’Anppe, l’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, che allieterà la giornata di mobilitazione con un accattivante repertorio di marce e brani conosciuti. Foto (archivio) RietiLife ©

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