ETERNO PICCHIO FELICIANGELI, FORSE LA SUA ULTIMA STAGIONE

Nella foto Picchio Feliciangeli, grande protagonista della stagione, che stasera si è commosso dopo la partita e ha salutato in pubblico con un calore tale da far pensare che possa aver terminato stasera la sua carriera da giocatore. Niente da fare, Latina è troppo forte per questa Npc Linkem Rieti, ma c’è da applaudire alla stagione straordinaria dei ragazzi di coach Nunzi. Nella bolgia del PalaSojourner (file ai botteghini), la Npc chiude la propria finale con la quinta sconfitta consecutiva contro Latina, la seconda in quattro giorni, quanto basta per salutare i propri sogni di Lega Silver. Finisce 60 a 52 ma i millecinquecento tifosi che non hanno smesso un attimo di incitare i colori amarantocelesti possono solo ringraziare. Rieti rimane in gara per dieci minuti (6-6 il punteggio bassissimo), poi Latina allunga (15-29 all’intervallo) e consolida il proprio vantaggio, con la Npc capace solo in parte di contenere le fiammate ospiti, complice anche una serata al tiro non certo impeccabile. La partita è comunque viva, Rieti chiude il terzo quarto sotto di tredici (33-46) e ci prova fino alla fine rimanendo sempre in linea di galleggiamento, senza soccombere. Peccato per i troppi errori in attacco. L’apporto maggiore arriva da Musso (19 punti) Dall’altra parte, Demartini ne fa 15. Finisce qui il sogno, ma è stato bello, bello davvero. IL PRESIDENTE COMMOSSO A RietiLife le prime parole del presidente Cattani dopo la sconfitta in finale con Latina: “Dobbiamo riconoscere che Latina è più forte di noi. Era una squadra costruita per vincere e ha vinto – commenta – Noi eravamo costruiti per fare un buon campionato e invece abbiamo fatto un ottimo campionato. Siamo arrivati a fare quello che ci eravamo prefissi, cioè riportare gente ed entusiasmo al PalaSojourner. Abbiamo iniziato in sordina e poi abbiamo chiuso così, con questo grande pubblico di stasera, una soddisfazione che mi spinge ad andare avanti. Ma da solo non ce la faccio, più di questo non posso fare, avrò bisogno di una mano. La speranza di riempire il palazzo ce l’avevo da due anni: scende una lacrima stasera, abbiamo trasmesso emozioni e la città ci ha ripagato. Adesso non torniamo indietro, lavoriamo tutti insieme”. (Redazione) Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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